La lettera di Agostino Nava (1921)
Mia cara cognata e famiglia

Colgo l’occasione di unirvi questo mio semplice biglietto per notificarvi il mal trattato che si opera nella famiglia di vostro padre.
Per prima cosa sappiate che Vittorio si trova staccato dalla famiglia, e vive a stento non potendo qui in paese procurarsi lavoro perché è di una famiglia agiata e pretendono che lo abbiano ad aiutare il padre che avrebbe di molti mezzi poter disporre, a viceversa il padre non si cura per niente e se vuole tirare avanti la sua famiglia si presta a fare di tutto, anche un po di Mediatore, così detto il sensale e poi gira per i campi a prendere le toppe [= le talpe] e poi ci leva [= toglie] la pelle e la vende per guadagnarsi qualcosa insomma io non avrei mai più creduto che era un uomo così egoista verso i suoi figli che ora ne hanno di bisogno.
Bisogna però dire che anche quelli che si trovano ancora in famiglia col padre, hanno anche loro la mania di volere tutto per loro perchè come sanno pure che quando si è maritata la sorella Angelina, ci aveva promesso la sua cifra del corredo [= la dote] a pareggio alle altre ed invece morta la sua povera mamma non si parla più di nulla, e molti ma molti dispiaceri mi recano che io vorrei voi foste qui per parlarvi di persona e farvi noto di tutto, e così potreste vedere chi fa bene e chi fa male.

Io mi scorderò mai più della nostra povera mamma ma il nostro vecchio si lascia molto a desiderare, e non vorrei che venisse un giorno che abbia a cascare in qualche altra castroneria [= stupidaggine], come ha fatto anche nel cedere la cascina e tutta la terra in affitto così l’affittuario si fa ricco con questi tempi così buoni e lui si trova pieno d’imprecazioni dei suoi figli che si trovano ora senza terra e senza tetto, ad essere i padroni di tutto insomma certe cose ripugnano e specialmente ai suoi figli.

Più non mi dilungo perché son certo che voi conoscerete al pari mio di queste cose e se avete occasione di scrivergli richiamatelo al dovere che è pure dovere vostro amarvi l’un l’altro.

Credetemi vostro Affezionatissimo Cognato Agostino Nava Covo

(Prov. Bergamo)

(Italia)

6-3-1921

Spiegazione

Vittorio non può rivolgersi all’assistenza dello Stato perchè ha un padre ricco: il lavoro viene dato alle persone povere e senza risorse, siccome il padre di Vittorio è ricco lui non ha diritto ad essere aiutato dallo Stato quindi inizia a fare il “sensale” ma fa molta fatica.



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