La lettera di Eliseo Tirloni (1919)



Covo li 16 Dicembre 1919

Cara sorella e cognato

Vi mando questa mia lettera per notificarvi che godo ottima salute io e l’intera famiglia così spero che sarà di tutti voialtri in famiglia.

Cara sorella e cognato, il giorno 30 ottobre mi sono riunito con la famiglia e ho finito di fare il soldato; dopo tante fatiche tanti sospiri che non credevo più di ritornare con la famiglia ma la grazia cioè la fortuna mi ha accompagnato fino alla fine e ho fatto 4 anni e 10 mesi sempre in guerra. Speriamo che ora non succederà più niente e quello che ho passato non [lo] passerò più. Anche i fratelli sono tutti due in famiglia e andiamo molto bene

Adesso abbiamo comperato ancora un pò di terra tanto per il bisogno della famiglia perché quella che avevamo prima per altri 7 anni non possiamo più averne. Cara sorella e cognato ora non si può fare più niente con i soldi; c’è molta, troppa carestia. Questa guerra è stato il disastro di tutti e la fortuna per l’Italia [è] che ha vinto la guerra altrimenti restavamo schiavi di tutti ma i tedeschi l’hanno sofferta la stangata, hanno perso tutto. L’Italia ha vinto Trento, Trieste e altre provincie.

Cara sorella e cognato fammi sapere qualche cosa del Brasile come la passate bene o male che sono molto tempo che non sappiamo più niente di voialtri tutti. Il giorno 10 Ottobre si è maritata la sorella Antonia e ha preso per marito Galliani Francesco, si è comodata molto bene. Cara sorella e cognato il giorno 4 Dicembre abbiamo ricevuto notizie del zio di Porto Allegre e mi dice che loro stano molto bene. Solo che mi dice che è morto il zio Battista e il zio Fermo. Di più mi diceva che era molto tempo che non sapeva più niente di tutti voialtri. Termino col salutarvi tutti in famiglia, baci ai nipotini tanti saluti a quelli di Porto Franco e tutti quelli che domanda di noi tutti. Ricevi tanti saluti [da] Angelina [e] suo marito, Francesca [e] suo marito, Antonia [e] suo marito.

Mi credo per sempre tuo fratello

Tirloni Eliseo
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