Per descrivere la sua incredibile parabola umana ci si è potuti avvalere di moltissima documentazione giunta fino ai giorni nostri ma soprattutto dei racconti di chi lo ha conosciuto personalmente: i nostri nonni. In particolare mi sento in dovere di citare e ringraziare (perché è soprattutto grazie a lui se ora posso scrivere tutto questo) mio nonno Giuseppe (Peppino) Tirloni che fin da piccolo mi ha fatto appassionare con i suoi racconti alla figura ed alle gesta – decisamente per nulla banali o scontate – di questo nostro predecessore ed anche lo zio del Brasile Alexandre (Sandro) Merico che ha mantenuto viva questa mia curiosità negli anni successivi alla scomparsa di mio nonno.